Al Presidente Draghi dagli Autori e Artisti Italiani

Presidente Draghi,

gli  autori  e  artisti  italiani  vogliono  esprimere  anticipatamente  la  loro  fiducia  nei  confronti  del  governo  che  Lei  guiderà.  Inutile  dirLe  che  i teatri,  i  cinema  e tutti  i  luoghi  della musica e  della danza sono  stati i  primi a  chiudere per la  pandemia in  corso e probabilmente saranno gli ultimi ad essere riaperti.

Sappiamo che è Sua intenzione attuare una politica di espansione progettuale per  l’economia del nostro Paese. Per questo Le chiediamo di non dimenticarci, il settore  culturale ha bisogno di essere rilanciato attraverso novità e finanziamenti in media  con quelli degli altri Paesi europei, che segnino una discontinuità netta nei confronti  del passato.

L’Italia non è soltanto lo scrigno di tesori che tutto il mondo ama e ci invidia, non è  soltanto  un museo a  cielo aperto, è anche  la  patria  di  tanti artisti  che  producono  cultura  per  l’avvenire:  una  cultura  dinamica,  in  divenire,  che  ha  bisogno  di essere  considerata e messa in condizione di operare.

Confidiamo  che  voglia  mettere mano  al  nostro  sistema  che,  come  molti  altri  in  Italia,  spesso  tende  a  creare  situazioni  di  privilegio,  a  prescindere  dall’effettiva  valenza artistica. C’è bisogno di investimenti su teatro, cinema e audiovisivo, danza  e musica: non vogliamo solo ristori, vogliamo lavorare e produrre.

C’è bisogno di riaprire in sicurezza i teatri, i cinema, le sale da concerto, ripensando  alle  loro  modalità  di  sostegno,  finanziamento  e accesso  al  credito,  così  come  è improrogabile l’applicazione, nei diversi settori, di regole certe che non penalizzino  le realtà produttive artistiche italiane, in un panorama dove troppo spesso talenti e  professionalità vengono ignorati a favore di discutibili rendite di posizione.

È  necessario  che  il  FUS  venga  incrementato  e  riformato, cambiando  le  regole di  assegnazione dei fondi e dando propulsione alle piccole e medie imprese, che sono  tante e che sono quelle più colpite dalla pandemia.

Altrettanto  necessario  è  che  venga  finalmente  applicata  la  regola  esistente  e mai  attuata che i teatri stabili producano obbligatoriamente una quantità significativa di  testi italiani.

Ma  soprattutto  è  necessaria  una  legge  di  Riforma  Generale  dello  Spettacolo,  che  riconosca  dignità  professionale  agli  artisti,  assicuri  loro tutele  e  non  permetta  più  che in caso di emergenza intere categorie vengano abbandonate alla benevolenza  dei DPCM, che  quasi inevitabilmente  finiscono  per  tralasciare alcune  figure, le  più  deboli.

Vorremmo  che  Lei  tenesse  in  considerazione,  inoltre, il  fatto che siamo  l’unico  Paese europeo a non avere un Teatro dedicato alla propria Drammaturgia Nazionale Contemporanea  e  che  solo  attraverso  la  nostra storia  attuale,  i  nostri  temi  e  la  nostra lingua possiamo dare dignità alla nostra cultura, valorizzandola come fa ogni  altro Paese europeo.

In  questo  senso sarà  anche  necessario  verificare  gli  effetti  prodotti  dalla  recente  riforma  cinematografica, che  ha  evidenziato diversi  punti  di  criticità,  apportando  quelle  indispensabili  modifiche  per  meglio  favorire  la  creatività,  generare  opportunità  di  lavoro  e  sostenere  la  piccola  e  media  impresa  e le  produzioni  indipendenti, storicamente le più attente ai contenuti.

Gli artisti e le maestranze sono strettamente connessi tra loro e il lavoro dei primi  determina anche quello dei secondi. L’indotto dell’industria culturale è vastissimo,  si tratta di famiglie intere che vivono grazie a questa esile ma indispensabile sinergia  che genera bellezza e contenuti.

In  crescita  costante  negli  anni  2010-2018,  il  settore  culturale  allargato,  di  cui  lo  spettacolo è parte significativa, ha prodotto il 6,1% di PIL e con l’indotto il 16,9%,  ma potremmo  fare molto di più, contribuendo a rendere la cultura un importante  volano di ripresa della nostra Nazione.

Confidiamo in un Suo ascolto attento e sensibile, lo stesso che ha mostrato per la  questione ambientale, e Le inviamo i nostri sinceri auguri di buon lavoro.

Gli autori e gli artisti di

               CENDIC  – Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea   UNA – UNIONE NAZIONALE AUTORI

ACEP – Associazione Compositori Editori Produttori

ACMF – Associazione Compositori Musica per Film

AIDAC  – Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinetelevisivi

ANAC  – Assocazione Nazionale Autori Cinematografici

ANART – Associazione Nazionale Autori Radiotelevisivi e Teatrali

CENDIC

COMITATO dei MILLESOCI

FEDERAZIONE AUTORI

ITALSHOW  Associazione per i Professionisti dello Spettacolo

L’ASSOCIAZIONE – Autori Compositori Interpretri Esecutori

MAP – Movimento Autori Professionisti

NOTE LEGALI

SNAC – Sindacato Nazionale Autori e Compositori

UNCLA – Unione Nazionale Compositori Librettisti e Autori

ApTI – Associazione per il Teatro Italiano

ASSTeatro – Associazione Sindacale Autori di Teatro

AUT – Autori

Coordinamenti StaGe! e Indies

DRAMMA.it

Fed.It.Art. – Federazione Italiana Artisti

Fondazione Teatro Italiano Carlo Terron

Rivista SIPARIO

              S.I.A.D. – Società Italiana Autori Drammatici